Perché la Pedagogia clinica

I motivi per iniziare un percorso pedagogico clinico.

Pedagogìa s. f. [dal gr. παιδαγωγία, der. di παιδαγωγός: v. pedagogo]. – Disciplina che studia i problemi relativi all’educazione e alla formazione dell’uomo, avvalendosi dell’apporto di numerose altre scienze (psicologia, antropologia culturale, sociologia, ecc.), allo scopo di indicare i principi, i metodi, i sistemi su cui modellare la concreta prassi educativa. Fonte Treccani.

Perché una persona decide
di affidarsi ad un pedagogista clinico?

Perché vuole crescere in maniera consapevole, vuole intraprendere un percorso di tipo educativo e non una terapia. Gli interventi educativi sono di ampio respiro, interagiscono su più aspetti della persona e si sviluppano considerando il corpo, il respiro, la voce, il movimento, il pensiero e l’azione.

Perché sente il bisogno di sentire la propria unicità, di valorizzare le diversità, sentire le sfumature, intercettare la postura, lo sguardo, la voce. Perché sente che è importante crescere e vivere in equilibrio e che è fondamentale apprendere per tutto il corso della vita in serenità e autonomia.

La pedagogia è per tutti

La pedagogia è spesso associata ai bambini. In realtà nasce proprio per dare gli strumenti per sviluppare tutte le potenzialità, anche latenti, a uomini e donne di ogni età. È per tutte le persone che vogliono prendersi cura di sé ed essere affiancate in questo percorso attraverso una relazione di aiuto. I metodi della pedagogia clinica sono codificati per le diverse aree di intervento.

Autonomia è una parola chiave

La ricerca dell’autonomia nasce dalla possibilità di sperimentare le relazioni con le persone significative della propria vita, che ci permettano di cercare la creatività che c’è in noi stessi e la bellezza per costruire il futuro. Le relazioni con il mondo esterno ci permettono di provare una vita piena, di collaborare, di ottenere gratificazioni e di sentirci utili. Sentirsi amati e lasciarci amare vuol dire costruire un ambiente (casa, lavoro, scuola) e avere un gruppo di persone (amici, gruppo lavoro, gruppo famiglia) dove ci sentiamo accolti attraverso modi diversi di stare in relazione in modo autentico.

Quanto dura un percorso pedagogico clinico e come si sviluppa?

Un percorso solitamente non nasce con un numero di incontri definiti a priori. Sono necessari due o tre incontri per l’osservazione e la conoscenza reciproca, che in genere ci portano a stabilire l’argomento da cui iniziare il nostro viaggio insieme. Realizzo gli incontri in risposta ai bisogni emersi dall’individuo o dal gruppo ponendo attenzione ad una flessibilità che vada incontro alle necessità di ciascuno.

Incontri con genitori e insegnanti:

Attivo percorsi pedagogici che sviluppano la tematica rilevata dal gruppo, utilizzando il disegno onirico in modo da scoprire i punti di forza, le fragilità, le risorse. Aiuto il gruppo a dare vita a riflessioni, condivisioni e cercare strategie per costruire un’alleanza educativa capace di essere condivisa.

Cosa possiamo fare insieme?

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